Numero 05/2020

1 Febbraio 2020

Buon compleanno lattina di birra: 85 anni portati benissimo!

Buon compleanno lattina di birra: 85 anni portati benissimo!

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L’etichetta è rossa con sopra stilizzato un cameriere di colore che porta su un vassoio una lattina e un bicchiere. Sotto la scritta recita: Krueger’s Special Beer. Così si presentava la prima birra in lattina della storia, nata in America il 24 gennaio 1935, grazie ad una piccola azienda di Newark, New Jersey, la Gottfried Kreuger Brewing Company e messa in commercio ufficialmente da febbraio dello stesso anno. Ma i primi tentativi di conservare la birra in lattina risalgono al 1910 anche se non avevano condotto da nessuna parte.

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La birra non si adattava particolarmente bene al nuovo involucro perché il contenuto eccessivo in anidride carbonica faceva letteralmente esplodere le sottili giunture di latta. Poi arriva il proibizionismo e la sperimentazione si ferma dal 1919 al 1933. Ma appena il divieto di vendere alcolici viene cancellato, nell’aprile 1933 l’ American Can Company riprende i suoi tentativi. Il primo produttore di birra a tentare di immettere sul mercato la ‘bionda’ in lattina è il padrone di questa antica ma piccola industria la Gottfried Kreuger Brewing Company fondata nel 1858. La prima produzione arriva alla fine del 1933 ed è di 2 mila lattine che non saranno però mai vendute. Servirono infatti a far testare il prodotto a un panel di esperti. Il risultato fu promettente anche se i giornali liquidarono la storia delle nuove confezioni dicendo che non sarebbero mai state in grado di rimpiazzare le bottiglie. La compagnia però insiste e lancia il prodotto sul mercato a Richmond, Virginia. Sarà un successo senza pari. I nuovi contenitori sono infatti ideali per il trasporto, oltre a essere più economici e sicuri del vetro. Gli altri birrifici fiutano l’affare e si mettono sulla scia dei pionieri della latta. Così, entro la fine del 1935, negli Stati Uniti se ne erano già venduti 200 milioni di pezzi. Perché la birra in lattina approdi in Europa bisognerà aspettare il marzo del 1936 e il merito è da attribuire all’industria gallese della Felinfoel.

 

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Con il passare degli anni, le lattine hanno subito diverse modifiche, a partire dal sistema di apertura. In origine, la sommità delle latte era completamente ermetico e per aprirla c’era bisogno di praticare un buco servendosi di una sorta di punteruolo. Un problema che l’American Can risolse distribuendo un aprilattina di birra progettato per forare il coperchio. Nel 1958 la latta èe le lattine cambiano ancora quando negli anni ’60 un ingegnere, Ermal Fraze, inventa l’apertura a linguetta verso l’esterno. Il metodo ingegnoso non era però privo di rischi, la linguetta tagliette che fuoriusciva dalla lattina procurava infatti un mucchio di tagli alle dita. Per l’apertura a pressione verso l’interno, più sicura anche se meno igienica, bisognerà aspettare gli anni ’70 quando ad introdurla sarà la Pepsi.

 

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Luca Carrera
Info autore

Luca Carrera

Abito in un piccolo paese nella provincia di Bergamo. Proveniente da un’istruzione alberghiera lavoro nel settore della ristorazione da anni e mi sono specializzato nella mansione di barman a tuttotondo. Nel tempo libero amo la bicicletta, la musica e ovviamente degustare dell’ottima birra. Nella mia taverna troneggia una vetrinetta dove a rotazione prendono posto una ventina di etichette, di diverse nazioni, stili e gusti, oltre a innumerevoli bicchieri e sottobicchieri collezionati nel tempo. Non ricordo con precisione quando nacque la mia passione per “il nettare biondo” e come, ma posso dire con certezza che col tempo è cresciuto a dismisura, tanto da tatuarmi sul braccio, un boccale, una spiga di grano e un fiore di luppolo. Amo le birre luppolate e agrumate, in particolare le Ipa e le Apa e non disdegno abbinare I dolci al cioccolato, di cui vado matto, con una complessa e strutturata Stout. Amo sperimentare cucinando piatti con la birra. Mi piacerebbe un giorno fare della mia passione un lavoro, creando qualcosa di innovativo.