Numero 18/2016

7 Maggio 2016

Rembrandt e il celebre autoritratto con il boccale al cielo

Rembrandt e il celebre autoritratto con il boccale al cielo

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Rembrandt Harmenszoon van Rijn, conosciuto al grande pubblico semplicemente come Rembrandt, è stato uno tra i più noti artisti olandesi. Oggi viene considerato da molti storici del’arte come uno dei più grandi pittori fiamminghi della storia dell’arte europea.

Nacque 15 luglio 1606 a Leida nei Paesi Bassi, da una famiglia benestante. Questa condizione gli consentì di iscriversi all’Università di Leida. Dimostrando le sue particolari doti per la pittura, venne presto notato da uno dei principali artisti della sua città, Jacob van Swanenburgh, che lo avviò al lavoro di bottega. Dopo un breve, ma importante periodo di apprendistato ad Amsterdam con il celebre pittore Pieter Lastman, Rembrandt aprì uno studio a Leida.Nel 1629 Rembrandt entrò nelle attenzioni dello statista e poeta Constantijn Huygens, che gli procurò importanti commissioni da parte della corte reale dell’Aja. Acquisì così in breve tempo una reputazione sempre crescente, che gli consentì di ricevere numerosi incarichi ad Amsterdam per la realizzazione di ritratti. Di conseguenza, si trasferì in quella città, andando ad abitare nella casa del mercante d’arte Hendrick van Uylenburgh. Da questa esperienza fiorì il  suo matrimonio con la cugina di Hendrick, Saskia van Uylenburgh.

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Saskia

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Si trattò probabilmente di un matrimonio contratto sia per amore che per un avveduto calcolo economico: la celebrazione avvenne nella chiesa locale, senza che i parenti fossero presenti.

Nel 1639 Rembrandt e Saskia si trasferirono in una bella casa in Jodenbreestraat, nel quartiere ebraico, oggi adibita a museo in onore dell’artista. Fu lì che Rembrandt spesso fece posare la moglie per realizzare ritratti, realizzati come massima espressione dello stile fiammingo.

Tra questi spicca anche il famoso “Autoritratto con Saskia”, dove lo stesso pittore si ritrae assieme alla sua compagna mentre brinda con un gigantesco boccale colmo di birra.  In quest’opera, ricca di straordinari effetti di luce e chiaroscuro, che comunicano, quasi in contrasto con il momento festoso, una nota di pacatezza e staticità, la birra stretta tra le mani del pittore emerge dal fondo d’ombra per elevarsi al cielo in un brindisi ormai divenuto storico.

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Rembrandt

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La gioia della coppia, però fu destinata a spegnersi in breve tempo. Saskia, infatti, morì nel 1642 probabilmente di tubercolosi. I disegni dell’artista che la ritraggono malata sul letto di morte sono senz’altro tra le sue opere più commoventi.

Dopo aver ottenuto un grande successo fin da giovane come pittore ritrattista, i suoi ultimi anni furono segnati da tragedie personali e difficoltà economiche. I suoi disegni e dipinti furono popolari già durante la sua vita, la sua reputazione rimase alta e per vent’anni fu maestro di quasi tutti i più importanti pittori olandesi. L’estro creativo di Rembrandt si esprime ai massimi livelli soprattutto nei ritratti dei suoi contemporanei, nei suoi fiamminghi e nelle illustrazioni di scene tratte dalla Bibbia, ma è famoso anche per il bellissimo autoritratto in cui spicca la presenza della birra.

 

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Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!