Numero 28/2021

12 Luglio 2021

Federica ed Elisa, conosciamo 2 Sorelle della Birra!

Federica ed Elisa, conosciamo 2 Sorelle della Birra!

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Abbiamo già presentato, in un precedente articolo, il birrificio del cuneese 2 Sorelle; ed ora vi portiamo a conoscerlo dalla viva voce di una delle – appunto – 2 sorelle fondatrici, Federica Toso; che insieme ad Elisa si è lanciata in questa avventura.

 

 

Elisa, sappiamo che il birrificio è nato con l’acquisto di una cascina dell’ottocento: puoi raccontarci qualcosa di più?

Veniamo da una famiglia vinicola, e quindi l’essere attive nel settore delle bevande ce l’abbiamo nel sangue. Quando ci è giunta l’occasione di acquistare la cascina, abbiamo scelto di rimanere in questo comparto facendo però una scelta innovativa e anche più giovanile.

 

E la passione per la birra da dove viene?

Ci siamo appassionate all’inizio alle birre belghe, dedicandoci anche all’homebrewing, tanto è vero che la prima birra realizzata – la Sister Ale – è appunto una belga, una Farmhouse Ale. Poi siamo comunque rimaste in famiglia, perché a dedicarsi alla produzione è il mio compagno; insieme al quale elaboriamo le ricette, in cui mettiamo i nostri gusti – birre di carattere sì, ma mai “estreme”. Guardando alla nostra storia, la seconda birra prodotta è stata la Amber Ale perché volevamo aggiungere una rossa al nostro repertorio; anche in questo caso però siamo rimaste nella tradizione franco-belga, con una Bière de Garde. Abbiamo cambiato impronta solo con la terza birra, la Naif, che come il nome stesso dice vuol essere molto semplice; e con quella siamo passate alle basse fermentazioni di ispirazione tedesca, per quanto facciamo comunque una rifermentazione in bottiglia a temperatura ambiente. Di seguito sono poi arrivate le altre.

 

 

Quest’anno peraltro cade il decennale dell’acquisto della cascina: che bilancio potete fare dell’attività finora svolta, e come guardate al futuro?

In realtà parlare di decennale è un po’ improprio, nel senso che la cascina è stata sì acquistata nel 2011, ma per la birra siamo state di fatto operative del 2014; distribuendo sia direttamente in Piemonte, che in tutta Italia tramite l’azienda Toso e il nostro e-commerce. Sicuramente negli anni siamo cresciuti sia a livello quantitativo che qualitativo: sicuramente ci sono stati alcuni problemi iniziali, come è normale che sia, ma ora l’esperienza è aumentata. Sicuramente l’ultimo anno ha segnato un calo della produzione, a differenza dei precedenti; ma negli ultimi due mesi stiamo vedendo la ripresa e stiamo anche progettando di allargare il nostro stabilimento, per cui possiamo dirci soddisfatte.

 

 

Che cosa significa essere donne in questo settore?

Sicuramente è un mondo a prevalenza maschile, e anche il ostro mastro birraio è uomo; ma non ci lamentiamo, non abbiamo mai avuto problemi per il fatto che siamo donne.

 

Maggiori informazioni: www.2sorelle.it

 

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Chiara Andreola
Info autore

Chiara Andreola

Veneta di nascita e friulana d’adozione, dopo la scuola di giornalismo a Milano ho lavorato a Roma – dove nel 2009 ho conseguito il titolo di giornalista professionista – e a Bruxelles al DG Comunicazione della Commissione Europea. Lì sono iniziati i miei primi timidi approcci con la birra, tra cui la storica Bush de Noel che ha finito per mettere il sigillo definitivo alla storia d’amore tra me e il mio futuro marito – e già da lì si era capito che una storia d’amore era nata anche tra me e la birra. Approdata a Udine per seguire appunto il marito, qui ho iniziato ad approfondire la mia passione per la birra artigianale grazie al rapporto in prima persona con i birrai – sia della regione che più al largo – e i corsi di degustazione tenuti dal prof. Buiatti all’Università di Udine; così dal 2013 il mio blog è interamente dedicato a questo tema con recensioni delle birre e resoconti delle miei visite a birrifici, partecipazioni ad eventi e degustazioni. Le mie collaborazioni con pubblicazioni di settore come Il Mondo della Birra e Nonsolobirra.net, con eventi come la Fiera della Birra Artigianale di Santa Lucia di Piave e il Cucinare di Pordenone, e la conduzione di degustazioni mi hanno portata a girare l’Italia, la Repubblica Ceca, il Belgio e la Svezia. Ora sono approdata anche al Giornale della Birra, un altro passo in questo mio continuare a coltivare la mia passione per il settore e la volontà di darvi il mio contributo tramite la mia professione.