Numero 44/2022

3 Novembre 2022

Cascina Don Guanella: il birrificio agricolo con finalità sociale

Cascina Don Guanella: il birrificio agricolo con finalità sociale

Condividi, stampa o traduci: X

 

La scoperta dei birrifici artigianali italiani oggi ci porta a Valmadrera, in provincia di Lecco, a far visita ad uno dei più interessanti birrifici locali che, oltre ad offrire la classica produzione di birre di qualità, si propone come centro di produzione agricola ed azienda sociale.

Cascina Don Guanella racchiude in sé, infatti, non solo grandi capacità e professionalità tecniche di produzione, ma è ispirato alla “filiera della vita”, ovvero un progetto di inclusione sociale che attraverso il lavoro e diverse produzioni, fra cui la birra, consente l’integrazione e la valorizzazione di persone in difficoltà.  Ecco allora che il valore di ogni boccale si accresce di un valore etico difficilmente riscontrabile in altre birre artigianali!

Abbiamo incontrato Manolo Lia, il birraio di Cascina Don Guanella, che ci ha svelato non solo gli aspetti salienti della produzione, ma il complesso di una progettualità davvero innovativa ed articolata nel contesto craft del nostro Paese.

 

 

Manolo, Cascina Don Guanella è una realtà radicata sul territorio, con una identità molto chiara: agricoltura e lavoro come forma di inclusione ed educativa. Quali sono stati i fattori che vi hanno spinto ad investire anche nella produzione della birra in questo contesto?

Due aspetti prioritari: la possibilità di mettere a frutto le ottime materie prime prodotte a Cascina don Guanella – cereali e luppoli – che potevano essere così valorizzate con prodotti appetibili e di qualità; la possibilità di proporre nuove occasioni di formazione, professionalizzazione ed impiego a favore di persone in condizioni di svantaggio sociale, e in questo modo favorire la loro emancipazione verso l’età adulta.

Avviare un birrificio richiede anche investimenti importanti: quale è la struttura attuale del vostro impianto e quali le caratteristiche peculiari?

Abbiamo cominciato l’attività con un impianto tutto sommato modesto, acquistato usato e ad un prezzo accessibile, per avviare l’attività e sperimentare processi produttivi. Di recente abbiamo acquistato un nuovo impianto, più ambizioso, che ci permetterà un salto di qualità qualitativo e quantitativo. Siamo nella fase di implementazione di questo secondo step, che rappresenta un passaggio fondamentale per il futuro del birrificio.

 

 

Quale ritenete sia la vostra birra più rappresentativa? Quale il marchio di fabbrica che contraddistingue le vostre produzioni?

Ogni birra in fondo rappresenta una sperimentazione e una conquista. Tuttavia, siamo particolarmente legati all’Agricola della Cascina, una Pale Ale prodotta unicamente con nostra materia prima. Una seconda birra da citare è la “Barabiga”, una IGA prodotta con un percentuale importante del nostro mosto di vino rosso, che si sposa alla perfezione con i nostri cereali. Si tratta di una delizia particolare di cui andiamo particolarmente fieri.

 

Interessante la scelta di valorizzare le materie prime auto coltivate, in particolare l’orzo: come caratterizzano il prodotto?

Diciamo che per alcune produzioni la nostra materia prima e in particolare l’orzo rappresenta la totalità della materia prima impiegata, per altre invece il nostro orzo maltato viene miscelato con l’aggiunta di altri cereali, al fine di variare le produzioni. In ogni caso, per noi si tratta di un risultato doppiamente importante: da una parte il nostro orzo viene coltivato con i nostri parametri e in modo naturale, dall’altra questo ci permette di portare a buon fine una delle tante filiere della vita – dalla produzione delle materie prime fino al prodotto finito – che caratterizzano la nostra realtà. Lo stesso avviene con la filiera dei cereali, delle farine e del pane; del latte e dei prodotti caseari; delle verdure per arrivare alle conserve, dell’uva e del vino e così via.

 

Quali sono gli attuali canali distributivi delle vostre birre?

Per il momento proponiamo le nostre birre alla mescita presso il nostro agriturismo, oppure in bottiglia nei nostri spacci aziendali di Valmadrera e Lecco. Oppure ancora, abbiamo commercializzato il prodotto nei cesti di Natale, acquistati da privati per regali personali o da imprese come strenne natalizie. Per ora solo occasionalmente abbiamo rifornito altri esercizi e feste popolari, ma con il nuovo impianto contiamo di sperimentare nuovi canali di vendita….

 

Potete svelarci qualche progetto per il futuro?

Mi vengono in mente due progetti, ugualmente importanti: il primo riguarda la formazione di uno o più birrari fra i nostri ragazzi che necessitano di formazione, competenze e lavoro. Il secondo riguarda la ristrutturazione dell’antica cascina, da cui prende il nome la nostra cooperativa, che in futuro potrà offrire ospitalità sotto forma agrituristica e in questo modo si chiuderà il cerchio della “Filiera della vita” di cascina don Guanella.

Maggiori informazioni sul Birrificio Cascina Don Guanella: www.cascinadonguanella.it

 

 

 

Condividi, stampa o traduci: X

Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!