Numero 18/2020

30 Aprile 2020

Museo della birra di Sapporo

Museo della birra di Sapporo

Condividi, stampa o traduci: X

 

A Sapporo si produce birra di qualità dal 1877. Il Museo della birra di Sapporo è stato aperto un secolo più tardi, nel 1987, per mostrare come l’iconico marchio della birra Sapporo prepara le sue birre alla spina e per promuovere l’arte della produzione della birra. Il museo, completamente rinnovato nel 2016, è uno splendido edificio in mattoni.
Proprio accanto si trova il Giardino della Birra di Sapporo, altro luogo ricco di atmosfera, dove puoi bere una birra fredda appena spillata e gustare la migliore carne e i migliori prodotti agricoli di Hokkaido, in birrerie che non hanno niente da invidiare all’Oktoberfest.

 

.

.

Il Museo della birra di Sapporo era in realtà uno zuccherificio quando venne costruito, nel 1890, prima di diventare un birrificio e più tardi un museo. La produzione di birra in loco cominciò nel 1877, utilizzando tecniche di fermentazione della birra che i mastri birrai Nakagawa Seibei e Murahashi Hisanari avevano appreso in Germania e portato con sé in Giappone. Oltre che per la possibilità di assaggiare questa birra deliziosa, l’area è molto apprezzata dagli amanti della fotografia grazie ai suoi palazzi storici e i diversi apparati.

 

.

.

 

Infatti lavisita al museo è molto libera: puoi passeggiare liberamente attraverso il museo, non sei costretto a seguire un tour guidato, oppure puoi acquistare un tour premium e seguire una guida. Lungo il percorso, puoi provare la ricetta originale della birra Fukkoku Sapporo Bakushu, fatta fermentare secondo la tecnica utilizzata nel 1881.
Non perderti i manifesti originali e i poster pubblicitari che la Birra Sapporo ha utilizzato negli anni. Si tratta di una grande opportunità che permette di scoprire la moda e il design più popolari in Giappone nei diversi periodi storici. Dopo il tour del museo, tappa obbligata al Sapporo Beer Garden e i suoi cinque ristoranti per bere e far festa.

 

.

.

 

 

Troverai il granchio reale, il sushi, l’agnello o un piatto a base di montone chiamato jingisukan (dal nome del celebre condottiero mongolo) e altre delizie. Kessel Hall, Trommel Hall e Poplar House offrono tutti la formula “all you can eat and drink”. Il ristorante Lilac ha un menù a la carte con piatti della cucina Giapponese, Koreana e Occidentale. Se vuoi provare l’agnello alimentato a cereali, Garden Grill è il posto giusto. È possibile prenotare dei pacchetti online.

 

Condividi, stampa o traduci: X

Loris Fabbri
Info autore

Loris Fabbri

Nato a Cesena nel 1985, ho sempre vissuto in Romagna, terra che amo.

Mi sono avvicinato al mondo delle birre artigianali diversi anni fa cominciando dalle birre belghe: sono abbastanza convinto che tutto sia cominciato con una Chouffe!
Nel corso degli anni ho svolto diversi corsi di degustazione e di homebrewing (a proposito,devo riprendere in mano l’attrezzatura per migliorare i risultati passati!) che mi hanno permesso di ampliare gli orizzonti, conoscere stili e culture che mai avrei pensato esistessero.
Dal 2013 al 2016 ho unito passione e lavoro,gestendo un punto vendita inerente questo mondo; l’essere all’interno del “sistema” mi ha permesso di conoscere diverse realtà italiane, di poterne apprezzare i pregi e criticare i difetti.
Sono inoltre un appassionato di viaggi, adoro visitare nuove città e scoprire culture diverse; le capitali europee sono tra le mie mete preferite e, se possibile, non manca mai una visita ad un birrificio locale.
Stili & birre preferite: Blanche – a parer mio, una delle migliori in circolazione è italiana -, Saison e Golden ale. Anni fa apprezzavo molto le birre estremamente alcoliche e strutturate; ora invece sono orientato su gusti più morbidi e fruttati, sopratutto nel periodo estivo.

Ho accettato con entusiasmo di scrivere per Biornale della Birra, ne condivido i valori e vorrei diffondere a quante più persone possibili la cultura delle birre artigianali italiane.
Mi piacerebbe,a livello locale,poter promuovere i birrifici in sinergia sia con il territorio che con la gastronomia; per questo sono sempre aperto a idee e collaborazioni!