Numero 10/2018

9 Marzo 2018

La maggioranza del Ducato passa in mani belghe

La maggioranza del Ducato passa in mani belghe

Condividi, stampa o traduci: X

 

Il Birrificio del Ducato ha annunciato che il 21 febbraio 2018 il gruppo Duvel Moortgat ha acquisito il 70% delle quote azionarie dell’azienda di Soragna. In questo modo Manuel Piccoli e Giovanni Campari, i soci fondatori, resteranno in minoranza.

Durante il comunicato congiunto si fa notare che l’impresa belga “continuerà a sostenere il Birrificio del Ducato per realizzare le ambizioni che nutre per le sue birre e per stimolarne l’ulteriore crescita internazionale”. Da quanto scritto si apprende che è “previsto un investimento in una nuova linea di imbottigliamento”. Michel Moortgat, CEO del gruppo, dichiara che uno degli obiettivi di questa partnership sarà di far gustare le birre del Ducato in tutto il mondo.

.

.

In una lettera aperta i due soci fondatori spiegano il motivo della scelta di vendere all’azienda fiamminga: è “guidata dai suoi valori familiari, pertanto non ci ha mai proposto di cambiare rotta in termini di produzione di birra, posizionamento del marchio o atteggiamento commerciale. Michel Moortgat ha compreso e condiviso immediatamente le nostre visioni e i nostri valori, senza necessità di spiegare o convincere ulteriormente”. La lettera chiude con la prospettiva di “guardare al futuro con ottimismo e speranza, perché abbiamo un partner come DuvelMoortgat che condivide la nostra visione, la nostra passione, i nostri sogni”.

 

.

.

 

Confrontando questo comunicato con quello relativo alla prima vendita saltano all’occhio alcune differenze. Innanzitutto le tempistiche: l’acquisizione del 35% delle quote, avvenuta a dicembre 2016, fu resa nota incomprensibilmente soltanto a luglio 2017, stavolta la comunicazione è stata tempestiva. La scorsa estate fu fatto notare che la maggioranza restava nelle mani del duo emiliano per mantenere “maggioranza e dunque il controllo, per assicurare il proseguimento della identità del Birrificio del Ducato, il proprio posizionamento, le modalità con le quali produce la birra e si pone sul mercato.” Ci chiediamo se adesso, essendo passati in minoranza, riusciranno a non far intervenire la società belga “nelle decisioni di organizzazione e produzione” come dichiarava Campari lo scorso luglio. Sicuramente avranno ricevuto rassicurazioni in merito.

L’auspicio è quello che il Ducato possa restare uno dei perni della cultura brassicola italiana e possa davvero farsi conoscere anche all’estero mantenendo la costanza qualitativa che nei suoi primi dieci anni di vita Manuel Piccoli e Giovanni Campari hanno sempre assicurato.

 

Condividi, stampa o traduci: X

Andrea Gattini
Info autore

Andrea Gattini

Sono nato il 23 Novembre 1979 a Carrara (MS) e vivo da sempre ad Avenza una frazione di Carrara. Ho conseguito il diploma di maturità scientifica.

La mia passione per la birra è nata parecchi anni fa. Inizialmente con una collezione di sottobicchieri di ogni marca di birra (ad oggi ne ho più di trecento), ma per motivi di spazio sto rallentando la raccolta. Grazie al gemellaggio pluritrentennale della mia città natale con Ingolstadt in Baviera, visto che ogni fine estate viene organizzata una festa della birra in stile Oktoberfest, questa mia passione non poteva che aumentare. Negli ultimi tempi sto inziando a collezionare bottiglie vuote di birra artigianale e bicchieri da birra. Ho pinte nonic, masskrug sia in vetro che in ceramica, weizenglass, teku, coppe trappiste, tulipani e calici a chiudere.

Con il tempo ho imparato a conoscere ed apprezzare meglio questa antichissima bevanda grazie ad un corso di degustazione a cui ho partecipato. Quando mi è possibile insieme alla mia compagna di vita Francesca partecipo ad eventi Slow Food e mi diletto, ove possibile, a visitare birrifici artigianali sparsi un po’ in tutta Italia. Cerco sempre di inserire nei miei viaggi qualche meta a sfondo birrario.

Non sono un esperto che può esibire certificati, sono semplicemente uno dei tanti consumatori pieno di passione per la birra che non smette mai di imparare e scoprire nuove notizie in ambito birrario e quando può cerca di divulgare il buon bere. Amo molto la cucina e mi piace sperimentare nuovi abbinamenti gastronomici con la birra.

Non sono un homebrewer, la birra preferisco berla!

Mi piace molto leggere libri gialli o thriller, tra i miei autori preferiti ci sono Camilleri, Follet e Malvaldi. Altra vera passione è il calcio, sono tifosissimo della squadra più bella che ci sia al mondo: ovvero la Fiorentina (vi avviso, in questo campo non riesco ad essere molto sportivo). Tra gli sport mi piacciono anche il ciclismo e il basket.

Spero che possiate appassionarvi ai contributi che ho pubblicato e produrrò su giornaledellabirra.it!

Aspetto i vostri suggerimenti e anche le vostre critiche e se avete dei dubbi o curiosità su qualcosa che ho scritto non esitate a contattarti tramite mail!

Prosit!