Numero 26/2018

29 Giugno 2018

Pillole di Luppolo: la varietà Admiral

Pillole di Luppolo: la varietà Admiral

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Originario del Regno Unito il luppolo Admiral è caratterizzato da un’altissima percentuale di Alpha Acidi. Ottenuto con l’incrocio di Challanger e Northdown dal dipartimento di orticultura del St. Gregory and St. Martin College a Wye, piccola cittadina del Kent, fa la sua comparsa nel mondo birrario sul finire del XX secolo.

 

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Alpha Acidi 13%-16%

Beta Acidi 4.6%-6%

Cohumulone 36%-46%

Myrcene 40%-48%

Humulone 24%-26%

 

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L’Admiral è, come si può vedere dalla tabella sopra, ricco di acidi e oli essenziali. Questa caratteristica lo rende ideale principalmenteper amaricare Pale Ale, I.P.A. e Brown Ale, alle quali dona piacevoli sfumature resinose. Può tuttavia apportare anche delle frizzanti note erbacee, fruttate e agrumate, soprattutto di arancia, se usato a fine bollitura del mosto. Vero tallone d’Achille di questo luppolo e la bassissima conservabilità: nel giro di pochi mesi le sue peculiarità svaniscono poichè gli acidi tendono a degradare molto rapidamente.

 

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Federico Borra
Info autore

Federico Borra

Classe 1982, nato a Milano, ma comasco d’adozione, ho iniziato il mio viaggio nel mondo della birra artigianale nella cantina di un ormai famoso birraio: io facevo i compiti della quinta elementare, lui poneva le basi per un brillante futuro.
Per anni però ho vissuto ai margini di un movimento che diventava sempre più grande e delle cui meraviglie finalmente e totalmente mi sono innamorato nell’estate del 2011… da allora si può dire che io e la birra artigianale siamo inseparabili.
Sono un autodidatta (adoro leggere), ho però frequentato alcuni corsi presso i birrifici vicino a casa (mi piace anche ascoltare, soprattutto i birrai!). Grazie ad un tifoso lariano del West Ham (di cui forse un giorno vi racconterò), riesco facilmente a raggiungere birre da tutto il mondo, dalla Danimarca al Giappone, passando per Nuova Zelanda, Francia, Inghilterra, Belgio, Germania, U.S.A., Italia e chi più ne ha più ne metta…e dove non arriva lui, c’è sempre internet!
Fosse per me sarei sempre in giro per il mondo, scoprire nuove culture mi affascina soprattutto attraverso la musica, il cibo e, perché no, la birra. Da sempre sono appassionato di cucina, cerco di scavare a fondo nella tradizione senza mai chiudere la porta alla creatività. Sfoglio volentieri, anche solo per passare il tempo, libri di ricette e ne ho una piccola collezione comprata in tutto il mondo (beh, più o meno tutto). Questa mia passione si è unita a quella della birra sfociando nella ricerca dell’ abbinamento perfetto.
Dal 2012 sono homebrewer. Producendo birra mi piacerebbe imparare a conoscere gli aromi del luppolo e le sfumature del malto, l’utilizzo dei lieviti e l’influenza che ha l’acqua sulla nostra bevanda preferita (la sperimentazione in prima persona è fondamentale!!).
Attraverso questa nuova esperienza con www.giornaledellabirra.it vorrei poter condividere con voi le mie idee e le mia scoperte, confrontarmi e soprattutto ampliare i miei orizzonti! Tra i miei ispiratori, l’autore Jef Van Den Steen ed il suo libro Gueuze & Kriek: The Magic of Lambic