Numero 16/2020

19 Aprile 2020

Zuppetta di pane alla birra

Zuppetta di pane alla birra

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“Avevano diffidato dell’asserzione di Monsieur Papin secondo la quale Babette era capace di cucinare. In Francia, lo sapevano, la gente mangiava solo i ranocchi. Mostrarono a Babette come si prepara lo stoccafisso e una zuppa di birra e pane, durante quelle dimostrazioni il viso della francese perse ogni espressione. Ma dopo una settimana Babette cucinava lo stoccafisso e la zuppa di birra e pane come una cuoca nata e cresciuta a Berlevåg.”

 

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Questo breve brano del celebre racconto “Il pranzo di Babette”, della scrittrice danese Karen Blixen è bastato per scatenare la mia curiosità su questa misteriosa “zuppa di birra e pane” (ACQUISTA IL LIBRO). Berlevåg è un piccolo paese all’estremo nord della Norvegia, dove da secoli si vive di pesca al merluzzo. Non conosco le birre norvegesi, per cui mi sono basato su un articolo comparso qualche anno fa sul Giornale della Birra, “La birra tradizionale del contadini scandinavi”. Ho imparato così che si tratta di birre ancor oggi prodotte in maniera tradizionale, dove predominano i gusti di malto e caramello. Poco o niente gasate. Al posto del luppolo tradizionalmente si usavano rami di ginepro, che conferivano alla bevanda un gusto resinoso. La ricetta l’ho travata in rete, sotto il nome di Norks Øl Suppe, cioe “zuppa di birra norvegese”. Per la birra ho pensato di utilizzarne una che si avvicinasse il più possibile a questa tipologia, ed ho usato una Bitter inglese. Per il pane invece quello di segale, che mi sembrava fosse più simile alla tipologia nordica.

 

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Ecco la ricetta, per 4 persone:

INGREDIENTI:

  • 4 fette (o 4 piccoli panini) di pane di segale raffermo
  • 50 cl di birra tipo Bitter
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • La scorza di un limone (facoltativa, secondo me dà un carattere un po’ troppo deciso)
  • 2 tuorli d’uovo
  • 20 cl di panna da cucina (una confezione)
  • Sale e pepe a piacere

 

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PROCEDIMENTO:

Fare bollire per 5 minuti in 50 cl di acqua il pane di segale. Passarlo con un frullatore ad immersione in modo da ottenere una zuppa omogenea. Rimettere sul fuoco aggiungendo la birra, lo zucchero e la scorza del limone. Portare ad ebollizione e far bollire per qualche minuto in modo da permettere all’alcool di evaporare. Togliere dal fuoco e condire con i tuorli d’uovo lavorati con la panna, sale e per. Servire molto calda accompagnandola con crostini di pane di segale.

BIRRA D’ACCOMPAGNAMENTO:

Quella usata per la preparazione.

 

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Enrico Garda
Info autore

Enrico Garda

Sono nato a Torino nel 1961 (ormai viaggio per i 60!), ma mi considero lombardo di adozione, perché abito in provincia di Lecco da ben 45 anni, dove mi sono sposato con Patrizia e ho avuto 3 figli (ho già anche 2 nipotine). Sono stati proprio i miei figli, conoscendo la mia passione per la birra, che un Natale di due anni fa mi hanno regalato un kit per fare la birra in casa. La scintilla devo dire che non è scoccata subito. Il kit è rimasto in cantina per qualche mese. In questo tempo ho meditato, mi sono informato, ho letto e poi…mi sono lanciato nel vuoto. E dico proprio nel vuoto perché “Nessuna esperienza precedente può averti preparato per assistere alla carneficina a cui assisterai fra poco”, come dice Dan Aykroyd a Eddie Murphy in Una poltrona per due. Naturalmente esagero, però i problemi che si devono affrontare durante la preparazione della nostra bevanda preferita sono tanti e a volte difficili da risolvere. Ho pensato allora di mettere a disposizione la mia piccola esperienza (ho fatto fino ad ora una decina di birre diverse, provando tecniche e stili vari) di homebrewer molto casalingo a chi vuole entrare in questo mondo veramente affascinante. Ho una predilezione per le birre tedesche, che sono, come loro, intendo i tedeschi, asciutte e di poche parole. Pochi fronzoli, niente gusti strani, il malto ed il luppolo che dominano su tutto. Ma mi piace anche sperimentare. Se qualcuno vorrà poi condividere con me le sue esperienze ben venga. Ho poco da insegnare e tanto da imparare.