Numero 32/2018

6 Agosto 2018

A lezione con l’Onab: gli aspetti nutrizionali della birra – Parte 3

A lezione con l’Onab: gli aspetti nutrizionali della birra – Parte 3

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Concludiamo oggi il ciclo riguardante gli aspetti nutrizionali della birra, affrontato basandoci sulla lezione tenuta dal dottor Andrea Ravasio, tecnologo alimentare dell’OTALL, durante il corso ONAB di Brescia; puntando l’attenzione sugli effetti negativi causati dall’abuso di birra.

Nei precedenti appuntamenti abbiamo rivisto da cosa essenzialmente è costituita la birra, e siamo andati alla scoperta dei molteplici e utili vantaggi che derivano da un suo consumo moderato.

E’ però importante conoscere bene anche i rischi a cui si va incontro se si esagera costantemente con il consumo di alcol, anche se in moderate quantità come avviene bevendo troppa birra.

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Vediamo uno per uno gli effetti negativi generati dall’abuso di birra:

 

  1. Accumulo adiposo

La birra in sé non ha un elevato apporto calorico, e non contiene lipidi, ma la combinazione di vari elementi nutrizionali (alcol etilico e maltodestrine, principalmente) può favorire l’accumulo di grasso. Questo effetto collaterale, però, è stato un po’ troppo spesso “mitizzato”, a discapito della povera birra: se noi andiamo ad analizzare la stessa quantità di più bevande, infatti, noteremo come la birra, in realtà, risulti molto meno calorica rispetto ad altri liquidi considerati dietetici e più salutari. In 100 grammi di birra normale, infatti, sono contenute appena 34 calorie, contro le già 35 calorie, ad esempio, del succo d’arancia. Stesso valore presenta il succo di carote, mentre il succo di altra frutta può raggiungere addirittura le 56 calorie per cento grammi. Il latte poi, oltre al fattore digeribilità, presenta dei valori calorici che vanno dalle 36 calorie dello scremato, alle 64 calorie per quanto riguarda l’intero.

Quindi, il fatto che la birra faccia ingrassare è valido in pratica solo quando se ne abusa in modo considerevole. La pinta bevuta al pub, o la bottiglia gustata a cena, non giustificano l’accumulo di adipe.

  1. Difficoltà nell’assorbimento della vitamina B1

L’eccessiva assunzione di alcol etilico implica un lavoro extra da parte del fegato per smaltirlo. La vitamina B1, detta tiamina, è implicata direttamente in questo processo di metabolizzazione, e l’abuso di alcol ne genera una carenza tale da causare gravi patologie a più livelli.

  1. Carenze vitaminiche

L’abuso di birra, e di alcol in generale, dà origine a meccanismi fisici per i quali si arriva a provare inappetenza, che degenera nella malnutrizione, con conseguenti carenze vitaminiche.

  1. Può causare il diabete di tipo II

Generalmente, la birra possiede una componente glucidica utile per il nostro organismo ad abbassare la glicemia nel sangue. L’abuso di alcol, unito ad una dieta squilibrata, può aiutare lo sviluppo del diabete di tipo II: l’insulina prodotta dal corpo risulta insufficiente o incapace di agire in modo corretto, e si assiste ad un aumento spropositato dei livelli di zuccheri nel sangue.

  1. Patologie a carico del fegato

L’eccesso nel consumo di birra porta a complicazioni a livello epatico: la steatosi epatica grassa è una patologia che presenta l’ingrossamento e ingrassamento del fegato per cause di natura prettamente alcolica. La steatosi è curabile e risolvibile, ma nel caso di peggioramento può diventare cronica e trasformarsi in fibrosi e cirrosi, due condizioni irreversibili e particolarmente gravi.

  1. Gastrite e ulcera

Esagerare con il consumo di birra può essere deleterio anche per l’apparato gastrointestinale: l’alcol può irritare le mucose e generare gastriti ed ulcere.

  1. Dissenteria

Bere troppa birra provoca spesso diarrea, con conseguente espulsione di acqua e sali minerali da dover reintegrare successivamente.

 

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  1. Problemi riguardanti le gravidanze e l’allattamento

Il consumo di alcol è assolutamente vietato durante una gravidanza, ma è altresì off limits anche per chi sta cercando di rimanere incinta, data l’influenza che l’alcol presenta sugli ormoni.

  1. Attenzione se si è celiaci

La birra classica è veleno per chi soffre di celiachia, ma sempre più birrifici hanno iniziato la produzione di birre senza glutine, contrassegnate da una spiga barrata, espressamente dedicate a chi soffre di questa particolare intolleranza. Anche qui, però, è sempre valida la regola di non esagerare con il consumo!

  1. Alcolismo

La facilità di reperibilità e i costi contenuti, fanno della birra uno dei veicoli principali verso l’alcolismo. Nonostante il suo basso grado alcolico, l’abuso è sempre deleterio, e ricordiamo che l’alcolismo è a tutti gli effetti una tossicodipendenza.

 

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C’è da stare attenti anche ad alcuni contaminanti che possono infettare la birra: essi derivano dalle materie prime con cui la stessa birra viene prodotta, e non vengono espulsi né inibiti dai vari processi di produzione:

– le micotossine, nascono dalla cattiva conservazione dei cereali, risultano tossiche per il fegato, e alcune di essere sono state classificate come cancerogene;

– il glifosate, ovvero un diserbante diffusissimo e molto utilizzato nelle varie colture, giudicato dall’Oms come cancerogeno probabile.

 

Ribadiamo un concetto fondamentale: un moderato e corretto consumo di buona birra non porta assolutamente ad incorrere in questi rischi per la nostra salute, anzi, al contrario aiuta a stare un po’ meglio sotto molti aspetti, che abbiamo già avuto modo di scoprire. Quello che è importante, è sottolineare come un abuso continuo e costante di sostanze alcoliche sia al contrario deleterio e molto pericoloso per la nostra salute. L’importante, per bere bene e in modo “sano”, è usare sempre la testa e non esagerare!

 

Abbiamo concluso anche questo ciclo riguardante gli aspetti nutrizionali della birra, vi aspettiamo il prossimo mese con nuovi argomenti da trattare, sempre qui sul Giornale della Birra!

 

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Organizzazione Nazionale Assaggiatori Birra - ONAB
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Organizzazione Nazionale Assaggiatori Birra - ONAB

L’ONAB, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Birra, è l’organizzazione che forma e raggruppa a livello nazionale gli Assaggiatori di Birra. Essere Assaggiatori di Birra non richiede solo grande passione per questa bevanda, ma anche un percorso di istruzione ed aggiornamento continuo: questa è la mission della nostra organizzazione. Inoltre, promuoviamo la cultura della birra a livello nazionale e non solo: intendiamo promuovere i molteplici aspetti delle conoscenze attraverso un’opera volta a diffondere cultura culinaria, gastronomica, alimentare e delle bevande in tutti i suoi vari aspetti, principalmente nel campo della produzione della birra. Per questo, ogni ultimo lunedì del mese curiamo una speciale rubrica su Giornale della Birra.
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