Numero 40/2018

6 Ottobre 2018

BERSERKER: Capitolo 32

BERSERKER: Capitolo 32

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Okir si ridestò.

Questa volta in modo quasi permanente.

La testa duoleva, girava il capo ed era ancora debole e febbricitante.

Nel complesso, però, riusciva a reggersi in posizione seduta senza bisogno di sostegno.

Era passata una settimana da quando laspedizione era tornata.

Il Vichingo riusciva, solo dal giorno prima, ad alimentarsi in modo autonomo.

La schiava, quasi come se fosse una sorella, si prendeva cura di lui come di un infante.

Era strano, ma ad Okir sembrava quasi che lei, in qualche modo, si fosse affezionata a lui.

Nonostante la situazione di schiavitù.

E ad Okir, in un modo o nell’altro, lei non sembrava neppure una schiava comune.

Anche lui si stava affezionando a lei.

Era strano…

Okir, forse per via di quella situazione in cui lui era moribondo e febbricitante, si sentiva quasi bisognoso… di affetto…

Lei era bella, bellissima!

I lunghi e fluenti capelli, il fisico slanciato e sodo, le gambe slanciate ed il seno prominente: perfetta!

Mentre mangiava una ciotola di stufato cucinato da lei, si soffermò ad osservarla mentre svolgeva le faccende di casa.

Era come incantato, quasi rimbambito.

Avrebbe voluto possederla lì, in quel momento.

Lei era una semplice schiava.

Lui era il suo padrone.

Come la logica e le leggi volevano, avrebbe potuto farne quello che voleva!

Eppure….

Eppure si sentiva come a disagio anche solo ad immaginare le cose che avrebbe fatto con lei…

Non gli era mai capitato.

Aveva quasi il terrore di farla soffrire, obbligandola ad avere un rapporto sessuale con lui!

Che stana, la vita!

La situazione andava risolta, però!

Non poteva neppure immaginare un Vichingo, degno del suo nome, che non stuprava a suo piacimento una schiava!

Sì, doveva fare qualcosa per risolvere quella situazione!

Decise.

Con un filo di voce la chiamò a sé; l’avrebbe presa lì, nel letto su cui era accomodato!

Mentre lei si avvicinava, ignara di tutto, l’uscio della casupola si aprì.

Il vecchio, l’altro schiavo, entrò tutto tronfio!

«Padrone, Padrone!»

«Che cosa c’è?»

«Come stai?»

«Stavo meglio prima di vederti…» Okir era scocciato dall’intrusione, ma pure sollevato; il vecchio aveva evitato uno stupro di cui, lui stesso, non era neanche così convinto di voler perpetrare!

«Ti senti in forma?»

«Secondo te? Ho ancora un buco da parte a parte che stenta a cicatrizzarsi! Devo fare attenzione a tutti i movimenti che faccio e…»

«Bevi, padrone!»

«Che roba è?»

«Birra!»

«Come, birra? Fa male, nelle mie condizioni! Lo ha detto lo sciamano… e chiunque lo sa! »

«Fidati, per cortesia…»

«Mi vuoi uccidere?»

«Fidati!»

 

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Alessio Lilliu
Info autore

Alessio Lilliu

Sono nato a Cuneo, ridente capoluogo di provincia piemontese.
Ho sempre amato la Natura e, seguendo questo amore, ho frequentato l’Istituto Tecnico Agrario ed ho proseguito i miei studi conseguendo, nel 2012, la Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari a pieni voti.
Ho sempre adorato la cultura in ogni sua forma, ma ho sempre odiato gli stereotipi.
In particolare lo stereotipo che ho sempre rigettato è quello che riguarda la relazione tra “persone studiose” e “persone fisicamente poco attraenti”. Per ovviare a tale bruttissimo stereotipo all’età di 11 anni cominciai a praticare Judo e ad oggi sono cintura nera ed allenatore di questa disciplina marziale.

Dal 2010 gestisco un’attività commerciale, l’Edicola della Stazione Ferroviaria di Cuneo.
Ho ricoperto nel 2011 anche il ruolo di Vice-Responsabile della qualità all’ingresso in un macello del cuneese e, una volta terminato il mio percorso di studi, nel 2012 per l’appunto, ho deciso di rendere il settore alimentare parte ancor più integrante della mia vita. Creai la Kwattzero, azienda di cui sono socio e che si occupa di prodotti disidratati a freddo e di produzione di confetture ipocaloriche, ricavate tramite un processo brevettato di mia invenzione e di mia esclusiva proprietà. Obiettivo finale della ditta è quello di arrivare a produrre i propri prodotti con un consumo energetico pari a zero tramite l’installazione di fonti di energia rinnovabile, per esempio pannelli fotovoltaici.

Per quanto riguarda la mia passione per la scrittura, nacque in tenera età ed in particolare attorno ai sette anni, quando rubavo di nascosto la macchina da scrivere di mio padre, una vecchia Olivetti, per potermi sbizzarrire a sognare e fantasticare su terre lontane e fantastici eroi.

La mia passione per la scrittura venne ricompensata nel 2010 quando pubblicai il mio primo romanzo, “Le cronache dell’Ingaan”. La mia produzione letteraria prosegue a tutt’oggi con nuovi romanzi.

Dal 2012 sono Presidente di Tecno.Food, associazione che riunisce i Laureati e gli Studenti delle Scienze alimentari in seno all’Università degli Studi di Torino.

La nuova ed affascinante sfida che sto cominciando ad affrontare con enciclopediadellabirra.it mi permette di unire due mie grandi passioni: la scrittura e la birra!

Adoro sperimentare sempre nuove cose e nuovi gusti e questa è un’occasione davvero unica.