23 Aprile, 2016

La morte ha il gusto del luppolo: ventiduesimo capitolo

La morte ha il gusto del luppolo: ventiduesimo capitolo

  «Ahhhh!!!!» La stretta morsa con la quale Alberico attanagliava la spalla vecchia e porosa dell’Abate fece urlare quest’ultimo. Sentiva il muscolo molliccio, stanco ed avvizzito di lui compresso tra le sue dita… Una sensazione esaltante, in vero! Per meglio dire, sarebbe stata una sensazione esaltante se solo non si fosse trovato in quella delicata… Continua a leggere

16 Aprile, 2016

La morte ha il gusto del luppolo: ventunesimo capitolo

La morte ha il gusto del luppolo: ventunesimo capitolo

  Il viaggio fu relativamente breve. Poco meno di due ore di cavalcata per giungere a New Castle, la loro destinazione. Alberico guidava il destriero, un bell’animale pezzato rosso, mentre il vecchio frate restava appeso ai fianchi dell’investigatore Vaticano, dietro di lui. A causa della veneranda età, per l’abate il viaggio fu molto, molto più… Continua a leggere

9 Aprile, 2016

La morte ha il gusto del luppolo: ventesimo capitolo

La morte ha il gusto del luppolo: ventesimo capitolo

    Alberico era letteralmente sconvolto! Mai, in tutta la sua onorata carriera da Investigatore Vaticano, si era trovato di fronte ad un caso di tale portata. Era nella situazione di avere tra le mani un frate, l’Abate di un convento unito in tutte le isole Britanniche, colpevole dell’omicidio di un altro frate, per quanto… Continua a leggere

2 Aprile, 2016

La morte ha il gusto del luppolo: diciannovesimo capitolo

La morte ha il gusto del luppolo: diciannovesimo capitolo

  «Bene, mio caro Abate… mi sembra giunto il momento che mi parliate degli omicidi». Alberico faceva di tutto per trattenere la collera che lo stava permeando in tutto il suo essere. A stento riusciva nella sua impresa anche se, a volte, pronunciava delle sillabe in modo più acuto, quasi come se il suo cervello dovesse… Continua a leggere

19 Marzo, 2016

La morte ha il gusto del luppolo: diciottesimo capitolo

La morte ha il gusto del luppolo: diciottesimo capitolo

  La cella del convento che era divenuta la sala delle torture di Alberico non aveva più la benché minima somiglianza con il luogo che doveva essere. Non più la branda ove un confratello ristorava le sue stanche membra, non più una scrivania, neanche l’altarino con le effigie del Cristo vi era tra quelle quattro… Continua a leggere

12 Marzo, 2016

La morte ha il gusto del luppolo: diciassettesimo capitolo

La morte ha il gusto del luppolo: diciassettesimo capitolo

  Alberico rientrò di corsa nell’edificio del monastero e, con fare minaccioso si mise a gridare ai sette venti “Abate, dove siete?!” ed anche il suo nome. Tutti i frati  si scostavano da lui, cedendogli il passo, quasi come se fosse un lebbroso dal quale era meglio, per ovvie ragioni, stare lontano. La sua spasmodica… Continua a leggere

5 Marzo, 2016

La morte ha il gusto del luppolo: sedicesimo capitolo

La morte ha il gusto del luppolo: sedicesimo capitolo

  Alberico si mise a correre a perdifiato, doveva dare l’ordine alle guardie di condurre dinnanzi a lui chiunque avesse una feria alla testa procuratasi di recente. I capelli scuri erano un indizio ulteriore: in quelle lande erano in pochi a possedere una capigliatura tipica dei paesi che si affacciavano al Mediterraneo. Il campo della… Continua a leggere

27 Febbraio, 2016

La morte ha il gusto del luppolo: quindicesimo capitolo

La morte ha il gusto del luppolo: quindicesimo capitolo

Al convento sembrava esserci una processione. Alberico la guidava, seguito a ruota dal Capitano Fredor e da McOwen. Sul posto erano già assiepati, come gli eredi al capezzale di un ricco moribondo, tutti i frati. Il primo dei pellegrini improvvisati era l’Abate con tutti i suoi al seguito disposti in cerchio attorno al cadavere… Più… Continua a leggere

20 Febbraio, 2016

La morte ha il gusto del luppolo: quattordicesimo capitolo

La morte ha il gusto del luppolo: quattordicesimo capitolo

  Alberico aveva dato ordine che nessuno entrasse nella cella dove aveva torturato Peter. Lo aveva lasciato lì, sanguinante e lacrimante, in balia del dolore e dei propri rimorsi. Avrebbe ordinato che venisse curato alla sera, solo dopo un po’ di sana e purgatrice sofferenza. Era la dura legge dell’espiazione dei peccati! L’investigatore del Vaticano… Continua a leggere