Numero 12/2017

20 Marzo 2017

E chi l’ha detto che il “sour” è solo belga: torna a Ferrara Acido Acida

E chi l’ha detto che il “sour” è solo belga: torna a Ferrara Acido Acida

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Portare un festival di birre acide di stampo britannico in una città come Ferrara: è questa la sfida che Il Molo British Pub coglie ormai per il quarto anno, con la tre giorni “Acido Acida”, dal 23 al 25 aprile nella pittoresca cornice del Chiostro di San Paolo.

La storia de Il Molo inizia nel 2004, quando il titolare, Davide Franchini, si è trasferito in Inghilterra: «A Brighton ho iniziato a conoscere ed apprezzare la birra locale – racconta –. Da quel momento il mio scopo è stato quello di aprire nella mia città un locale che riproponesse fedelmente l’ambiente inglese: così nel 2009 è nato Il Molo, nome ispirato al “Pier” (molo) di Brighton, che ha da subito avuto come caratteristica distintiva quella di lavorare esclusivamente con birrifici della Gran Bretagna».

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Dai numerosi viaggi in Inghilterra è nata poi l’idea di Acido Acida: «Nel 2014 sono stato a New Castle, e lì mi sono imbattuto nelle prime birre “estreme” prodotte sul suolo inglese – prosegue Davide –. La cosa mi ha incuriosito, perché la tradizione “sour” era radicata in Belgio: così mi è venuta l’idea di Acido Acida». Si è quindi partiti con sei birre, per crescere poi di anno in anno aggiungendo birre in bottiglia di altro genere ed altre provenienze grazie alla collaborazione con un locale beershop; e allungando la durata della manifestazione, da uno a tre giorni.

E l’edizione 2017 di Acido Acida promette ulteriori novità: innanzitutto il cambio della location, per la quale «bisogna ringraziare l’amministrazione comunale, che ha creduto nella nostra idea. I numeri parlano chiaro: l’80% dell’affluenza è da fuori città, e creando un connubio tra soggiorno culturale ed evento birraio in una data di ponte è tutta Ferrara a beneficiarne». La Chiesa di San Paolo si trova infatti in pieno centro, e viene definita “il pantheon della città” ospitando le sepolture di illustri personaggi:una posizione strategica per un circolo virtuoso tra turismo d’arte e turismo birrario.

Saranno ben 32 le le vie di somministrazione dedicate alle birre d’oltremanica – Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda: tra i marchi presenti ci sono sette degli otto birrifici inglesi piazzatisi tra i primi 100 al mondo nella classifica di Ratebeer – Cloudwater, Brew By Numbers, Beavertown, Kernel, Siren, Thornbridge e Magic Rock. Inoltre, prosegue Davide, «abbiamo deciso di invitare due birrifici italiani che hanno stretti legami con la realtà britannica: il trentino BioNoc’ – fresco di premiazione al Beer Attraction di Rimini come miglior birrificio nella sezione birre acide – che ha con Wold Top Brewery nello Yorkshire uno scambio di materiali e ha in programma entro fine anno una cotta comune; e Antica Contea di Gorizia, che collabora e produce con Driftwood Brewery in Cornovaglia».

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Sarà inoltre ampliato lo spazio dedicato alle altre produzioni, tra cui il birrificio locale BundanBrau; senza tralasciare l’aspetto didattico, con incontri quotidiani con i birrai e numerosi ospiti italiani ed internazionali – domenica 23 alle 18 saranno presenti i birrai del londinese Anspach & Hobday.

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Davide non nasconde la soddisfazione nel sentire ad ogni edizione i complimenti dei visitatori, e nell’essere cresciuti fino a diventare un festival di rilievo nazionale contando esclusivamente sulle proprie forze: «Non lavorando né con produttori italiani né con distributori collegati – afferma – è difficile affermarsi nel mondo birraio Italiano e rendersi credibili. Inizialmente siamo stati visti come quelli strani, o quelli che volevano invadere un territorio già segnato. Credo che in questi otto anni di vita del Molo siamo stati sempre coerenti con la nostra filosofia, e Acido Acida ne è la dimostrazione».

Il festival Acido Acida vi aspetta quindi al Chiostro di San Paolo (Corso Porta Reno, 60 e piazzetta Alberto Schiatti) dal 23 al 25 aprile: tutte le informazioni sulla pagina Facebook dell’evento  e su www.ilmololive.it

 

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Chiara Andreola
Info autore

Chiara Andreola

Veneta di nascita e friulana d’adozione, dopo la scuola di giornalismo a Milano ho lavorato a Roma – dove nel 2009 ho conseguito il titolo di giornalista professionista – e a Bruxelles al DG Comunicazione della Commissione Europea. Lì sono iniziati i miei primi timidi approcci con la birra, tra cui la storica Bush de Noel che ha finito per mettere il sigillo definitivo alla storia d’amore tra me e il mio futuro marito – e già da lì si era capito che una storia d’amore era nata anche tra me e la birra. Approdata a Udine per seguire appunto il marito, qui ho iniziato ad approfondire la mia passione per la birra artigianale grazie al rapporto in prima persona con i birrai – sia della regione che più al largo – e i corsi di degustazione tenuti dal prof. Buiatti all’Università di Udine; così dal 2013 il mio blog è interamente dedicato a questo tema con recensioni delle birre e resoconti delle miei visite a birrifici, partecipazioni ad eventi e degustazioni. Le mie collaborazioni con pubblicazioni di settore come Il Mondo della Birra e Nonsolobirra.net, con eventi come la Fiera della Birra Artigianale di Santa Lucia di Piave e il Cucinare di Pordenone, e la conduzione di degustazioni mi hanno portata a girare l’Italia, la Repubblica Ceca, il Belgio e la Svezia. Ora sono approdata anche al Giornale della Birra, un altro passo in questo mio continuare a coltivare la mia passione per il settore e la volontà di darvi il mio contributo tramite la mia professione.