Numero 07/2020

13 Febbraio 2020

Gli estaminets di Bruxelles: luoghi da scoprire!

Gli estaminets di Bruxelles: luoghi da scoprire!

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Se Londra e Dublino hanno i loro pub, Parigi i bistrot, l’Italia le sue osterie, il Canton Ticino i suoi crotti, e così via, anche Bruxelles, capitale del Belgio, ha i suoi locali caratteristici, gli estaminets. La cultura brassicola in Belgio è molto antica e radicata, per cui questi luoghi sono dedicati in particolar modo alla birra, anche se l’offerta è comunque variegata e spazia dal vino ad altre bevande come caffè e the, e non tralascia il cibo.

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Negli estaminets non si va solo per bere, ma anche per mangiare qualcosa di non troppo impegnativo da accompagnare alla birra, spuntini, panini e via dicendo. L’etimologia del nome è incerta. L’ipotesi più accreditata fa risalire il nome dal vallone “stamine’”, che significa “stanza con pilastri” o dal fiammingo “stam”, cioè “famiglia”, intendendo l’estaminet una riunione di famiglia. Un’altra spiegazione comune, vallona e fiamminga, verrebbe dalla parola “stalla”, staulle in Vallonia, stalle in fiammingo.

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Qualunque sia l’origine del nome, i più antiche estaminets risalgono al XVII e XVIII secolo e sono locali che spesso hanno conservato l’antico impianto e sono molto caratteristici e suggestivi, sparsi un po’ dappertutto nelle vie della città. L’arredamento è spesso in legno, caldo e confortevole, e alle pareti si trova di tutto, dai quadri agli oggetti più disparati, il che rende l’ambiente piacevolmente disordinato. L’atmosfera è allegra e rumorosa. A differenza dei pub anglosassoni il servizio avviene al tavolo, dal quale si ordina su un menu.

 

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Cercando in rete, gli estaminet di Bruxelles sono moltissimi e se volete provarne uno potete basarvi sulle recensioni di Tripadvisor o su consigli di chi ci è già stato. Noi vi proponiamo una visita (se passate per Bruxelles) ad uno dei più famosi, un estaminet dal nome quasi impronunciabile: Poechenellekelder, che vuol dire più o meno “Cantina del burattino”.

La posizione è centralissima, in Rue du Chêne 5, abbastanza vicino alla Grand Place, e proprio davanti ad una delle attrazioni più fotografate della capitale belga, il Manneken Pis, cioè il bambino che fa la pipì ! L’estaminet si apre su una piccola piazzetta occupata dai tavolini ed all’interno è un bel locale con travi di legno a vista, tavoli di legno ed il bancone della mescita in un angolo. Alle pareti e sul soffitto è tutto un tripudio di burattini di varie dimensioni, stampe e fotografie, strumenti musicali e tanti ricordi del Manneken Pis (ovviamente!).

 

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L’ambiente è veramente piacevole. Potete mangiare qualcosa (è abbastanza economico, con 10 euro a testa o poco più vi potete fare un piatto e una birra) e farvi consigliare sulla birra migliore in abbinamento alla vostra scelta, i camerieri sono molto disponibili e preparati La birra vi verrà servita in bicchieri differenti, a seconda di quello che avrete scelto. E dopo esservi saziati il corpo e la mente, potete gironzolare per le stradine del centro storico di Bruxelles, che offre veramente tanto e magari entrare e lustrarvi gli occhi in uno dei favolosi beer-shop che si trovano in centro. Ma questo, come si dice, è un’altra storia.

Il suo sito internet è  poechenellekelder.be.

 

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Enrico Garda
Info autore

Enrico Garda

Sono nato a Torino nel 1961 (ormai viaggio per i 60!), ma mi considero lombardo di adozione, perché abito in provincia di Lecco da ben 45 anni, dove mi sono sposato con Patrizia e ho avuto 3 figli (ho già anche 2 nipotine). Sono stati proprio i miei figli, conoscendo la mia passione per la birra, che un Natale di due anni fa mi hanno regalato un kit per fare la birra in casa. La scintilla devo dire che non è scoccata subito. Il kit è rimasto in cantina per qualche mese. In questo tempo ho meditato, mi sono informato, ho letto e poi…mi sono lanciato nel vuoto. E dico proprio nel vuoto perché “Nessuna esperienza precedente può averti preparato per assistere alla carneficina a cui assisterai fra poco”, come dice Dan Aykroyd a Eddie Murphy in Una poltrona per due. Naturalmente esagero, però i problemi che si devono affrontare durante la preparazione della nostra bevanda preferita sono tanti e a volte difficili da risolvere. Ho pensato allora di mettere a disposizione la mia piccola esperienza (ho fatto fino ad ora una decina di birre diverse, provando tecniche e stili vari) di homebrewer molto casalingo a chi vuole entrare in questo mondo veramente affascinante. Ho una predilezione per le birre tedesche, che sono, come loro, intendo i tedeschi, asciutte e di poche parole. Pochi fronzoli, niente gusti strani, il malto ed il luppolo che dominano su tutto. Ma mi piace anche sperimentare. Se qualcuno vorrà poi condividere con me le sue esperienze ben venga. Ho poco da insegnare e tanto da imparare.