Numero 09/2022

28 Febbraio 2022

Carnevale e birra: un connubio storico

Carnevale e birra: un connubio storico

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Carnevale è la festa più allegra dell’anno, quella in cui è possibile organizzare degli scherzetti e concedersi qualche peccato di gola in più.
Secondo le tradizioni più antiche, sulla scia dei saturnali romani, il Carnevale rappresenta il periodo in cui il caos prende momentaneamente il posto dell’ordine costituito. Se il Carnevale è divertimento allo stato puro, allora la birra non può mancare. Ed è proprio in Germania che ha luogo tradizionalmente uno dei carnevali più lunghi e sfarzosi e soprattutto, molto legato alla birra, soprattutto nell’area della Renania.

 

A seconda della regione, viene infine chiamato Fastnacht o Fasching. Oggi esso porta con sé un amalgama di storie: è una gioiosa festa di strada nel freddo pungente dell’inverno, una rivolta contro l’autorità e, soprattutto, una scusa per celebrare e godersi al massimo la pienezza della vita, e soprattutto momenti conviviali dopo la pressione della pandemia, con la compagnia di tanta bitta
Tradizionalmente viene accolto con maggiore enfasi in Renania, dove posti come Colonia, Düsseldorf e Magonza ospitano grandi festival, e nella Germania sud-occidentale, sede del Fastnacht svevo-alemanno. In altre città, dalla Baviera al Brandeburgo, il calendario annuale sembrerebbe incompleto senza di esso. È così importante in alcuni luoghi che viene definito “la quinta stagione”. E questa stagione inizia l’11 novembre e dura fino all’inizio della Quaresima, sette settimane prima di Pasqua.
Coloro che hanno fatto del Carnevale una ragione di vita si chiamano narren o jecken (giullari o pagliacci). Per qualificarsi come vero jeck, si deve organizzare un buon evento, non prendersi troppo sul serio e mostrare quel giusto tocco di follia. Ogni area ha il suo speciale riconoscimento e i diversi sodali si salutano con “Alaaf” a Colonia, “Helau” a Düsseldorf, Magonza e Hessen, “Hei Jo” a Berlino, e “Ahoi” a Brema, solo per citarne alcuni.

Ogni anno, l’11 novembre, imponenti eventi all’aperto segnano l’inizio delle celebrazioni. Anche nel 2021 le celebrazioni si sono tenute nella maggior parte delle città, nonostante alcune limitazioni e precauzioni. Comincia così il regno dei principi e delle principesse del Carnevale, coppie reali che coordinano questa esplosione di follia fino al Mercoledì delle Ceneri. A Colonia, un triumvirato supervisiona la festa, con un re, una fanciulla e un contadino, tutti tradizionalmente interpretati da uomini, che arrivano a fare fino a 400 apparizioni a stagione.

 

Durante le parate, non è insolito vedere persone vestite in uniforme per le strade della Renania. Sono come membri di un corpo tradizionale del Carnevale. Apposite associazioni furono fondate all’inizio del 19° secolo a Colonia e le loro divise erano basate su quelle indossate dalle truppe di Napoleone quando occuparono la riva sinistra del Reno nel 1801-1813.
Le celebrazioni all’aperto iniziano il giovedì grasso e durano fino al Mercoledì delle Ceneri.
Questo è il giorno in cui le donne conquistano il potere e gli uomini, per le strade, al lavoro o in macchina sono avvisati. Chiunque abbia una cravatta corre il rischio di trovarsi improvvisamente circondato da un gruppo di loro con un paio di forbici a portata di mano pronte a tagliarla. Alle 11:11 del mattino, esse irrompono negli uffici principali e ognuno porta giù gli strumenti per prendere parte ai festeggiamenti.
In molti centri, il sindaco rimette simbolicamente il potere ai cittadini alle 11:11, consegnando le chiavi del municipio a una compagnia di donne o all’associazione locale di Carnevale – ma solo per i successivi sei giorni.

Il Fastnacht svevo-alemanno si differenzia un po’ dalle modalità renana. Creature spaventose come diavoli, figure leggendarie, streghe imperversano, e la “gente selvaggia” caccia via le ultime vestigia dell’inverno. La maggior parte dei costumi prevede una maschera molto dettagliata, solitamente in legno. Qui i partecipanti si chiamano narrenhästräger e indossano lo stesso abbigliamento ogni anno.

Durante il periodo più intenso, i centri cittadini dell’intera Germania si riempiono di parate dai colori vivaci. Ogni villaggio e circoscrizione tiene la propria sfilata dove bande musicali, gruppi di danza, associazioni, club di quartiere e scuole si travestono e marciano a piedi o su carri allegorici appositamente costruiti.
Le sfilate più imponenti e famose si tengono durante il Lunedì delle Rose a Colonia, Düsseldorf e Magonza. Fino a 100 gruppi scendono in strada in uno spettacolo che si estende per molti chilometri e si svolge per l’intera giornata.
Il Carnevale non è sempre un divertente mix di personaggi colorati. Nella città di Blankenheim nell’Eifel il sabato sera appartiene ai fantasmi, ai mostri e ai demoni. Anche a Colonia le creature oscure di Jeisterzoch terrorizzano i passanti. Chiunque può unirsi se indossa il costume giusto. Quindi, la notte del sabato è piena di scheletri e spiriti accompagnati da mangiafuoco e suonatori di tamburi.

L’ultima sera è ancora più cupa. Con il Mercoledì delle Ceneri dietro l’angolo, gli eccessi del Carnevale hanno bisogno di essere perdonati e dimenticati. Un uomo fatto di paglia chiamato Nubbel funge da capro espiatorio e viene bruciato martedì notte fuori dai bar di Colonia. La cerimonia si rifà al Medioevo con sacerdoti, monaci e boia in attesa di giudicare Nubbel, responsabile degli atti vergognosi commessi nel recente passato. La colpa viene cancellata mentre il fantoccio viene consumato dalle fiamme, che segnano la fine del Carnevale e inaugurano il Mercoledì delle Ceneri.
Molti pub e birrifici locali, inoltre, rendono disponibili birre dedicate da accompagnare alle feste, ma in queste giornate la birra corre sempre a fiumi!

 

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Redazione Giornale della Birra
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