Numero 33/2018

15 Agosto 2018

Ferragosto: i 5 stili migliori da gustare sotto l’ombrellone!

Ferragosto: i 5 stili migliori da gustare sotto l’ombrellone!

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Ferragosto, ossia il 15 agosto, è un giorno di festa che tradizionalmente in Italia si passa con la famiglia o con gli amici.

Che si parta per una gita fuori porta o che si stia a casa, quel che è certo è che la birra non deve mancare!

Ma quali birre sono più adatte al giorno estivo per antonomasia?

Vediamone cinque.

 

 

GOSE

 

Se siamo arrivati in spiaggia e cominciamo ad avvertire una certa sete ed un certo caldo, una birra Gose potrebbe fare al caso nostro.

La birra Gose è una birra chiara che nasce molti secoli fa nei dintorni di Lipsia, in Germania. È una birra con sentori asprignoli dati dal malto di frumento, e “limonosi” dati dal coriandolo usato per aromatizzarla. La buona componente di acidità lattica e lo scarso tenore alcolico la rendono dissetante e scorrevole, senza lesinare sull’aroma.

Storicamente lo stile, nato dall’acqua molto ricca di Sali di varia natura di quella zona, si presentava come leggermente salato al palato.

Niente paura però! Non troverete una bevanda simile all’acqua di mare nel bicchiere. Nelle moderne interpretazioni si aggiunge di norma meno di un grammo per litro di salgemma, che dona un retrogusto salino equilibrato ma soprattutto ci permette di integrare alcuni Sali minerali andati perduti sotto la calura estiva…

 

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SAISON

 

La festività di Ferragosto deriva (di nome e di fatto) dalle feriae Augusti che l’imperatore romano aveva indetto nel I secolo a.C.

L’imperatore, persona molto saggia, voleva che in questo giorno il popolo si riposasse, dopo un’estate di duro lavoro agricolo.

E quale birra nasce appositamente per contrastare il caldo, durante e dopo una giornata nei campi? Ovviamente la Saison belga!

Scegliamo una Saison leggera, pepata e fruttata, che con la sua secchezza e la sua vivace gasatura è naturalmente predisposta a contrastare il caldo di Agosto.

 

 

HOPPY PILSNER

 

Se siamo rimasti a casa e ci troviamo in giardino davanti alla griglia rovente o seduti a tavola in attesa della salamella, abbiamo bisogno di qualcosa che rispecchi la nostra giornata. Insomma, qualcosa di usuale e quotidiano, ma con uno spunto in più!

Potremmo stappare una Hoppy Pilsner, birra che si rifà ad uno degli stili più inflazionati al mondo ma potenziato con una vivace luppolatura, anche a freddo.

Alla storica Pilsner europea, birra a bassa fermentazione chiara e tendenzialmente amara, vengono aggiunti luppoli dal taglio più fruttato, esotico e resinoso, spesso americani o del pacifico. Questo permette alla birra di collocarsi alla perfezione nel contesto estivo e rinfrancarci nel corpo e nella mente. Non potranno dire di no neanche i puristi dello stile…

 

 

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FRAMBOISE

 

La Framboise è una birra belga a fermentazione spontanea, rifermentata con l’aggiunta di una copiosa mole di lamponi.

L’acidità, perfettamente equilibrata dalla dolcezza del lampone, la rende scorrevole, erbacea, fruttata e fresca.

Se stiamo preparando la tovaglia a quadri in previsione del pic-nic di Ferragosto è tempo di dimenticarsi a casa il consueto fiasco di vinello, sostituendolo con un paio di bottiglie di Framboise.

Siamo in mezzo alla natura? Allora diamo importanza alla fermentazione naturale dei mastri birrai del Pajottenland!

 

 

SESSION IPA

 

Ferragosto. Stiamo tornando a casa dal mare e siamo in macchina, in colonna. Il caldo del tardo pomeriggio, ahimé, si fa sentire. Che si fa?

Se non siamo gli autisti, potremmo tenerci idratati con una Session IPA, magari bevuta direttamente dalla lattina, come consigliano alcuni birrifici.

La birra è leggera, magistralmente luppolata, ma soprattutto molto semplice. In fin dei conti, siamo stanchi per la giornata passata sotto il sole e non abbiamo tanta voglia di disquisire sulle caratteristiche aromatiche della birra.

In men che non si dica saremo a casa, felici per la giornata e senza problemi di disidratazione.

 

 

Buon Ferragosto e W la Birra!

 

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Davide Albanese
Info autore

Davide Albanese

Sono nato nel 1991 e sono un appassionato di birra, birrifici, pub e viaggi birrari. Nonostante viva nella provincia di Treviso e sia cresciuto in mezzo ai vigneti, l’attrazione verso il mondo brassicolo è stata inesorabile.

Mentre frequentavo e ultimavo il Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari, passando le ore sui libri di Microbiologia delle fermentazioni, ho capito che limitarmi a bere e provare birre sempre diverse non mi bastava più. In quei mesi sono diventato un homebrewer.

Ho brassato in casa per anni produzioni session e adatte al consumo semplice e giornaliero, studiando e divorando qualsiasi testo sull’Arte brassicola mi si presentasse davanti.

Dopo la Laurea ho lavorato per due anni come analista di laboratorio in un grande pastificio veneto, fino a quando non ho deciso di “tornare sui banchi” per seguire la mia vera passione. Ho passato un anno a studiare per conseguire il diploma di “Birraio Artigiano” presso l’Accademia DIEFFE di Padova.

Nel frattempo ho avviato una piccola Beerfirm, che tuttora produco in un birrificio vicino a casa. Per il momento ho introdotto in punta di piedi le mie ricette storiche nel mercato locale, ma

spero di poter aprire presto un micro birrificio nella vecchia casa rurale di famiglia, senza mai perdere di vista l’obiettivo di creare birre adatte a tutti, senza discriminazioni!

Ad aprile 2018, dato che nella vita non bisogna mai smettere di studiare, sono diventato Biersommelier, titolo rilasciato dalla Doemens Akademie di Monaco di Baviera.

Oltre che sulle birre, mi piace scrivere e parlare delle persone che popolano il panorama birrario.

Se passate in Veneto probabilmente mi troverete al bancone di qualche pub a fare amicizia e a parlare per ore di birra con il gestore (assieme ad una ragazza annoiata e a degli amici… pure).