25 Aprile 2014

Homebrewing: ecco la stagione delle fragole!

Homebrewing: ecco la stagione delle fragole!

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Riceviamo e pubblichiamo i consigli del nostro amico e lettore Marco, homebrewer per passione!

Le birre aromatizzate alla frutta sono una tipica varietà dello stile Lambic, molto apprezzate come birre stagionali, tra cui sono molto diffuse le Abricot (aromatizzata all’albicocca), Càssis (ribes nero), Druiven (con acini d’uva), Framboise (lambic ai lamponi), Kriek (rifermentata in seguito all’aggiunta di ciliegie) e Peche (aromatizzata alla pesca).
Una framboise interessante dal punto di vista organolettico è la birra aromatizzata alle fragole, delizioso frutto primaverile, che può essere impiegato anche nella produzione della birra.

Le classiche birre lambic alla frutta impiegano i frutti a pezzi aggiunti in fase di ammostamento, ma è necessario, poi operare con tecniche di filtrazione e separazione dei torbidi sospesi che risultano abbastanza complicati da essere ripetuti con successo a livello domestico.

Personalmente, ho sviluppato una tecnica molto più semplice e ugualmente efficace, che mi ha consentito di realizzare una birra aromatizzata alle fragole degna di nota.

 

Per quanto riguarda la birra base, ho realizzato una normale ammostatura con estratto luppolato per una Blond Ale, posta a fermentare come per le classiche cotte da homebrewing.

Per la preparazione dell’aromatizzazione alle fragole ho utilizzato una tecnica indirizzata ad estrarre le sostanze aromatiche e coloranti del frutto in una sorta di concentrato. Indicativamente le dosi di frutta per una buona aromatizzazione sono di 100 grammi per ogni litro di birra.

 

Dopo aver lavato accuratamente le fragole, le ho cubettate in dadini di circa 1 cm di lato, quindi le ho stratificate all’interno di un contenitore, aggiungengo tra gli strati un sottile strato di zucchero. Ho posto il tutto in frigorifero per circa 12 ore, dopodiché ho aggiunto 100 mL di alcol buongusto e sommerso la dadolata di frutti in birra (quella di una precedente cotta). Dopo 3 giorni di infusione a temperatura di frigo, ho separato le fragole da liquido con uno scolapasta e filtrato su carta da filtro. L’infuso dolce è stato, quindi aggiunto, al mosto in fase di ultimazione della fermentazione.

 

Si procede, poi, normalmente all’imbottigliamento con aggiunta di zucchero per la rifermentazione secondaria.
Alla degustazione la birra è risultata molto gradevole, con un profumo di fragola nettamente percepibile, e un bel colore rosato! L’incognita è in merito alla decandenza organolettica nel tempo, cosa che non ho ancora potuto sperimentale, quindi, il mio consiglio è di gustarla in breve tempo!

di Marco.

 

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