8 Novembre 2013

Le birre dell’Abbazia di Koningshoeven

Le birre dell’Abbazia di Koningshoeven

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Le birre dell’Abbazia di Koningshoeven, monastero trappista olandese di Berkel-Enschot,  in Europa sono commercializzate con il marchio La Trappe, mentre in Canada e negli Stati Uniti d’America vengono vendute sotto il marchio Koningshoeven Trappist Ale. L’Abbazia produce  una Blond, una Blanche, una Dubbel, una Tripel e una Quadrupel di cui si può trovare anche una versione invecchiata in botte. La produzione annua di birra si attesta sui 33.000 ettolitri annui.

 

Abbazia di Nostra Signora di Konigshoeven.

La Blond è una birra dal colore dorato di 6,5% alc. con schiuma di grana fine e non molto persistente al confronto di altre trappiste.  Al naso spiccano le note di malto con i suoi sentori di panificato, ma non mancano anche le note secche e amare di luppolo. La frizzantezza è nella media e il corpo è rotondo. In bocca il finale è asciutto e amarognolo. Insomma, una birra di facile bevuta e molto beverina. Questa birra si abbina alla perfezione con un filetto di tonno fresco alla griglia con verdure anch’esse grigliate.

La Dubbel è una birra dal colore rossiccio di 7% alc. con un generoso cappello di schiuma beige molto persistente. L’aroma è fruttato con sentori di datteri e mela cotta con un leggero aroma di torrefatto. Al palato si rivela ben equilibrata, con le note dolci di malti caramellati e leggere sfumature di confettura di ciliegie. Il finale si chiude con un sapore di liquirizia molto piacevole. E’ perfetta da abbinare con le classiche lasagne al forno italiane, ma si abbina anche a dolci come un plumcake con crema pasticcera.

 

Le birre dell’Abbazia di Nostra Signora di Konigshoeven.

La Blanche è l’unica birra trappista in stile witbier, ovviamente è prodotta con malto d’orzo e grano non maltato, aromatizzata con spezie e buccia d’arancia amara. Ha una gradazione alcolica di 5,5% alc., il colore è giallo chiaro, la schiuma abbondante e di media persistenza. Molto delicata al naso con i suoi aromi agrumati. La bevuta è facile e piacevole; è una birra molto rinfrescante, la frizzantezza spiccata pulisce bene la bocca e lascia un ricordo piacevole di arancia. La Blanche si sposa alla perfezione con piatti leggeri e freschi, come una pasta con le zucchine oppure qualche crostino con formaggi freschi da servire come antipasto.

 

La Tripel ha 8% alc. e si presenta di un bel colore dorato con riflessi aranciati. La schiuma è bianca, compatta e persistente. L’aroma è molto delicato grazie ai sentori fruttati di albicocca e pesca, l’alcolicità del prodotto è ben mascherata. In bocca trionfo di sapori dolci fruttati e un leggero sentore di zucchero. Il finale bilancia alla perfezione le note dolci con un taglio amarognolo molto elegante. Per essere gustata al meglio, questa birra deve essere servita alla temperatura di 14°C. Si può abbinare a primi con sughi di carni rosse, ma ritengo che esprima il meglio di se associata a formaggi stagionati.

 

La Quadrupel nella versione con tappo in sughero.

La Quadrupel è una birra molto interessante di 10% alc. dal colore ambrato scuro, con un cappello di schiuma abbondante e dalla persistenza quasi eccezionale. Al naso spiccano sentori di frutta essiccata come uvetta, fichi, prugne e agrumi canditi; nel finale leggere note di liquirizia e noce moscata. In bocca conferma le sensazioni olfattive ma la quantità importante di alcool rende la birra complessa. Considerata l’importanza di questa birra, l’abbinamento ottimale è con piatti strutturati come un brasato o un gulasch. La versione invecchiata in botte è disponibile solo nel formato da 37 cl. Il grado alcolico resta invariato rispetto alla versione classica. Questa birra viene invecchiata per un anno in botti di legno che in precedenza sono state usate per  la produzione di porto, vino bianco o whisky. Tramite il sito web del birrificio e il codice apposto sull’etichetta di ogni bottiglia potrete scoprire in quale botte la birra che state bevendo è stata invecchiata. L’invecchiamento non cambia le note sensoriali e gustative della versione classica, ma si limita ad aggiungere sentori vinosi che rendono la bevuta ancor più intrigante e seducente. Ovviamente l’invecchiamento contribuisce a rendere il costo di questa birra un po’ sopra la media, ma, se riuscite a reperirla, vale sicuramente la spesa.

 

 

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Andrea Gattini
Info autore

Andrea Gattini

Sono nato il 23 Novembre 1979 a Carrara (MS) e vivo da sempre ad Avenza una frazione di Carrara. Ho conseguito il diploma di maturità scientifica.

La mia passione per la birra è nata parecchi anni fa. Inizialmente con una collezione di sottobicchieri di ogni marca di birra (ad oggi ne ho più di trecento), ma per motivi di spazio sto rallentando la raccolta. Grazie al gemellaggio pluritrentennale della mia città natale con Ingolstadt in Baviera, visto che ogni fine estate viene organizzata una festa della birra in stile Oktoberfest, questa mia passione non poteva che aumentare. Negli ultimi tempi sto inziando a collezionare bottiglie vuote di birra artigianale e bicchieri da birra. Ho pinte nonic, masskrug sia in vetro che in ceramica, weizenglass, teku, coppe trappiste, tulipani e calici a chiudere.

Con il tempo ho imparato a conoscere ed apprezzare meglio questa antichissima bevanda grazie ad un corso di degustazione a cui ho partecipato. Quando mi è possibile insieme alla mia compagna di vita Francesca partecipo ad eventi Slow Food e mi diletto, ove possibile, a visitare birrifici artigianali sparsi un po’ in tutta Italia. Cerco sempre di inserire nei miei viaggi qualche meta a sfondo birrario.

Non sono un esperto che può esibire certificati, sono semplicemente uno dei tanti consumatori pieno di passione per la birra che non smette mai di imparare e scoprire nuove notizie in ambito birrario e quando può cerca di divulgare il buon bere. Amo molto la cucina e mi piace sperimentare nuovi abbinamenti gastronomici con la birra.

Non sono un homebrewer, la birra preferisco berla!

Mi piace molto leggere libri gialli o thriller, tra i miei autori preferiti ci sono Camilleri, Follet e Malvaldi. Altra vera passione è il calcio, sono tifosissimo della squadra più bella che ci sia al mondo: ovvero la Fiorentina (vi avviso, in questo campo non riesco ad essere molto sportivo). Tra gli sport mi piacciono anche il ciclismo e il basket.

Spero che possiate appassionarvi ai contributi che ho pubblicato e produrrò su giornaledellabirra.it!

Aspetto i vostri suggerimenti e anche le vostre critiche e se avete dei dubbi o curiosità su qualcosa che ho scritto non esitate a contattarti tramite mail!

Prosit!