Numero 14/2016

10 Aprile 2016

Agnello arrosto al timo e birra scura

Agnello arrosto al timo e birra scura

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Per questa ricetta ottima per Pasqua, saporita e di facile realizzazione, usate se potete una dry stout irlandese!

Ingredienti:

  • Cosciotto d’agnello disossato (circa 500 grammi)
  • 1 spicchio d’aglio tritato
  • 3 rametti di timo fresco
  • 3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
  • 3 cl di birra scura
  • 2 cucchiai di miele (meglio sceglierne uno delicato e chiaro)
  • 3 o 4 bacche di ginepro
  •  3 o 4 grani di pepe nero
  • 2 foglie d’alloro
  • Sale q.b.

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agnello

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Preparazione:

preriscaldate il forno a 150°. Stendete il cosciotto d’agnello e riempitelo uniformemente con metà dell’aglio e metà delle foglie di timo (rimuovere i rametti di timo è un lavoro lungo, ma importantissimo), un cucchiaio di olio, un pizzico di sale e, dopo averle pestate nel mortaio, un po’ di bacche di ginepro e pepe. In una ciotola unite il miele, la birra, il restante aglio, il timo, le bacche e due foglie di alloro. Arrotolate il cosciotto d’agnello e legatelo con uno spago da cucina. Cospargetelo quindi con la salsa ottenuta e mettetelo a rosolare in padella su tutti i lati. Infornate con il resto della marinate e cuocetelo per 13 o 14 minuti rigirandolo un paio di volte, fino a quando la temperatura interna è di 57°. Ci vorrà circa 1 ora e 20 minuti. Togliete l’arrosto dal forno e lasciatelo coperto per una decina di minuti prima di servire affettato. Se la salsa è ancora troppo liquida potete addensarla sul fuoco mentre l’arrosto riposa!

Birra in abbinamento: ottimo abbinamento è con una birra belga, io consiglio una Saison, ideale col suo gusto speziato, ma comunque citrico e rinfrescante, con questo piatto!! Buon appetito e buona Pasqua!!

 

 

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Federico Borra
Info autore

Federico Borra

Classe 1982, nato a Milano, ma comasco d’adozione, ho iniziato il mio viaggio nel mondo della birra artigianale nella cantina di un ormai famoso birraio: io facevo i compiti della quinta elementare, lui poneva le basi per un brillante futuro.
Per anni però ho vissuto ai margini di un movimento che diventava sempre più grande e delle cui meraviglie finalmente e totalmente mi sono innamorato nell’estate del 2011… da allora si può dire che io e la birra artigianale siamo inseparabili.
Sono un autodidatta (adoro leggere), ho però frequentato alcuni corsi presso i birrifici vicino a casa (mi piace anche ascoltare, soprattutto i birrai!). Grazie ad un tifoso lariano del West Ham (di cui forse un giorno vi racconterò), riesco facilmente a raggiungere birre da tutto il mondo, dalla Danimarca al Giappone, passando per Nuova Zelanda, Francia, Inghilterra, Belgio, Germania, U.S.A., Italia e chi più ne ha più ne metta…e dove non arriva lui, c’è sempre internet!
Fosse per me sarei sempre in giro per il mondo, scoprire nuove culture mi affascina soprattutto attraverso la musica, il cibo e, perché no, la birra. Da sempre sono appassionato di cucina, cerco di scavare a fondo nella tradizione senza mai chiudere la porta alla creatività. Sfoglio volentieri, anche solo per passare il tempo, libri di ricette e ne ho una piccola collezione comprata in tutto il mondo (beh, più o meno tutto). Questa mia passione si è unita a quella della birra sfociando nella ricerca dell’ abbinamento perfetto.
Dal 2012 sono homebrewer. Producendo birra mi piacerebbe imparare a conoscere gli aromi del luppolo e le sfumature del malto, l’utilizzo dei lieviti e l’influenza che ha l’acqua sulla nostra bevanda preferita (la sperimentazione in prima persona è fondamentale!!).
Attraverso questa nuova esperienza con www.giornaledellabirra.it vorrei poter condividere con voi le mie idee e le mia scoperte, confrontarmi e soprattutto ampliare i miei orizzonti! Tra i miei ispiratori, l’autore Jef Van Den Steen ed il suo libro Gueuze & Kriek: The Magic of Lambic