14 Settembre 2015

Doppio Malto trionfa a Londra: l’intervista al mastro birraio Alessandro Campanini!

Doppio Malto trionfa a Londra: l’intervista al mastro birraio Alessandro Campanini!

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L’International Beer Challenge di Londra, giunto alla XIX edizione e che ha visto sfidarsi 630 birre provenienti da oltre 30 Paesi, ha decretato un successo da record per il birrificio artigianale Doppio Malto, pluripremiato con addirittura 5 medaglie.

Premi che, oltre a qualificare a livello internazionale l’eccellenza delle birre del Doppio Malto, rendono merito alla cultura brassicola artigianale Made in Italy, che nel suo complesso, come dimostrano i dati di mercato, è sempre più apprezzata dai consumatori anche oltre ai confini nazionali.

www.giornaledellabirra.it, in esclusiva, ha intervistato  Alessandro Campanini, fondatore e mastro birraio del Birrificio Doppio Malto, appena reduce dalla felice trasferta londinese di “incoronazione” delle sue birre.

 

Alessandro, il tuo birrificio è nato nel 2004, quindi ha una “lunga” storia rispetto alla media delle tantissime realtà del craft-brewing italiano. Come è nato il progetto, quale filosofia hai perseguito e quali gli “ingredienti fondamentali”(non solo elementi materiali) che hanno permesso il raggiungimento di risultati così importanti?

La mia passione per gli U.S.A. e miei viaggi in quel continente mi hanno permesso di conoscere il mondo delle birre artigianali già 25 anni fa.  Da qui la mia scelta di trasformare la mia passione in una professione. Mi sono formato professionalmente come mastro birraio presso il Niagara Falls Brewing Company in Canada: un birrificio plurimedagliato. Ho quindi coinvolto nel progetto alcuni amici (oggi soci) e con loro ho fondato il birrificio.

 

L’International Beer Challenge ha attribuito al tuo birrificio ben 5 medaglie: Crash Beer e Old IPA (oro nella categoria Speciality), Sultano (argento nelle Speciality), Rust Ale (bronzo nelle Ales) Oak Pils (bronzo nelle Lager). Quale emozione e cosa rappresentano per te questi riconoscimenti?

Questi ultimi riconoscimenti sono indubbiamente motivo di felicità e di orgoglio. Rappresentano per me e per tutto lo staff del Doppio Malto la ricompensa per il lavoro fin qui svolto con entusiasmo. Le nuove vittorie sono uno stimolo a perfezionarci ulteriormente, a continuare a sperimentare nuove ricette per stupire i nostri clienti.

Il tuo birrificio attualmente produce 10 tipi di birre differenti: quali criteri utilizzi per la selezione delle materie prime e come riesci a caratterizzare in modo particolare i tuoi prodotti? Se la domanda è lecita, quale tra le birre che produci,ti rappresenta maggiormente?

Il criterio principale è quello di utilizzare materie prime nobili di ottima qualità così che riescano a caratterizzare i nostri prodotti. Ogni anno, in base ai nuovi raccolti, mi reco direttamente nelle piantagioni in Germania, Belgio, Repubblica Ceca, Inghilterra e Stati Uniti per selezionare le materie prime migliori che andranno a costituire le basi di ogni singola nostra ricetta. Per quanto riguarda la birra che meglio ci rappresenta, mi è impossibile rispondere in quanto ogni ricetta creata è per noi una nuova figlia.

Doppio Malto è a tutti gli effetti un brewpub: concetto di ristorazione che arriva da oltre confine, che tu hai saputo affinare e rendere unico, tanto da volerlo esportare come modello del Made in Italy. Puoi darci qualche informazione di dettaglio sul progetto? Quali i punti di forza che ritieni abbiano appeal sul pubblico straniero?

A base del progetto c’è la birra, la mia vera passione. Mi sono diplomato Biersommelier alla famosa accademia Doemens di Monaco e, unitamente alla mia esperienza gastronomica quale figlio di cuochi emiliani, ho predisposto una serie di piatti da proporre nel locale che meglio si abbinassero alle tipologie di birra prodotte.

Con piatti tipicamente italiani quali pizza, pasta, carni e pesce unitamente ai più internazionali “hamburger” proposti in abbinamento alle birre prodotte al Doppio Malto proporrò un originale Made in Italy al pubblico straniero.

Infine, come vedi il futuro della birra artigianale italiana in Italia ed all’estero?

Lo vedo in positivo. Un po’ come è successo per i vini, anche gli appassionati di birra hanno compreso che sia “meglio bere meno ma bere bene”. Impariamo insomma a scoprire il piacere di degustare una birra artigianale di qualità apprezzandone il profumo, l’aroma, il gusto ricordandoci che trattasi di un prodotto del nostro “Bel Paese”.

 

Maggiori informazioni sul Birrificio Doppio Malto sul sito aziendale www.doppiomalto.it

 

 

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Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!