Numero 43/2020

25 Ottobre 2020

Paté di fegato di coniglio alla birra ambrata

Paté di fegato di coniglio alla birra ambrata

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Il paté classico francese si chiama foie gras e si prepara principalmente con fegato d’oca o anatra, ma il paté fin dagli antichi romani si è sempre preparato mischiando carni (frattaglie), pesce, verdure con del grasso animale o vegetale. Il pâté si consuma freddo e dura anche una settimana in frigorifero. Normalmente nella sua preparazione si usa il marsala oppure distillati come cognac o brandy. Noi invece l’abbiamo provato con una birra ambrata, del birrificio piemontese Jeb: aromatizzata con un blend di 5 spezie.

Ingredienti:

  • 300 g di fegato di coniglio
  • ½ cipolla
  • 1 mela
  • olio evo (extravergine d’oliva) q.b.
  • 1 foglia di alloro
  • 50 ml di birra ambrata
  • 100 g di burro
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • frutta come decorazione (facoltativo)

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Preparazione:

Togliete il burro dal frigo e lasciatelo ammorbidire a temperatura ambiente. Sciacquate sotto acqua fredda corrente i fegatini di coniglio, tamponateli con della carta da cucina e tagliateli a fettine. Tritate la cipolla e fatela appassire in una padella con dell’olio evo a fiamma bassa, quindi unite i fegatini insieme alla mela sbucciata e tagliata a fettine sottili e alla foglia di alloro. Cuocete per pochi minuti, a fiamma più alta, bagnate con della birra e fate evaporare. Aggiustate di sale e di pepe, quindi togliete dal fuoco e fate raffreddare.  Eliminate l’alloro e frullate con un mixer fino ad ottenere un composto abbastanza omogeneo. Aggiungete il burro morbido e frullate fino ad ottenere una crema consistente. Trasferite in un contenitore rivestito di pellicola alimentare e fate raffreddare in frigorifero per qualche ora ore prima di servire.

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Servite il paté prima di un pasto oppure come aperitivo su una fetta di pane. Potete accompagnare il vostro paté con dell’uva o mele la cui acidità bilancia il grasso del paté e ovviamente con la vostra birra preferita. Il paté si conserva, rivestito da pellicola alimentare, una settimana in frigorifero.

Cheers!

 

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Lina Zadorojneac
Info autore

Lina Zadorojneac

Nata in Moldavia, mi sono trasferita definitivamente in Italia per amore nel 2008. Nel 2010 e 2012 sono arrivati i miei due figli, le gioie della mia vita: in questi anni ho progressivamente scoperto questo paese, di cui mi sono perdutamente infatuata. Da subito il cibo italiano mi ha conquistato con le sue svariate sfaccettature, ho scoperto e continuo a scoprire ricette e sapori prima totalmente sconosciuti. Questo mi ha portato a cambiare anche il modo di pensare: il cibo non è solo una necessità, ma un piacere da condividere con la mia famiglia e gli amici. Laureata in giurisprudenza, diritto internazionale e amministrazione pubblica, un master in scienze politiche, oggi mi sono di nuovo messa in gioco e sono al secondo e ultimo anno del corso ITS Gastronomo a Torino, corso ricco di materie interessanti e con numerosi incontri con aziende produttrici del territorio e professionisti del settore. Il corso ha come obiettivo la formazione di una nuova figura sul mercato di oggi: il tecnico superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni agrarie e agro-alimentari. Così ho iniziato a scrivere per il Giornale della Birra, occasione stimolante per far crescere la mia professionalità.