Numero 46/2020

15 Novembre 2020

Zuppa di triglie e frègula alla birra

Zuppa di triglie e frègula alla birra

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Un piatto nostalgico per chi sogna le vacanze, la Sardegna e il suo mare. Ci vuole un po’ di tempo per la sua preparazione ma vi assicuriamo che il risultato appagherà ogni sforzo. La frègula (fregola) è un tipo di pasta di semola tipicamente sarda. Le triglie sono dei pesci di acqua salata, hanno una carne magra, digeribile e ricca di nutrienti. Nel Mediterraneo troviamo due specie: la triglia di scoglio e la triglia di fango. Per la nostra ricetta abbiamo usato quella di scoglio. Come birra, sia nella preparazione che in abbinamento, vi consigliamo una blanche leggera, oppure una weizen di frumento.

Ingredienti:

  • 200 g di frègula
  • 200 g di fagiolini verdi
  • 200 pomodorini
  • 800 g di triglie (circa 8 medie)
  • 1 cipolla
  • 1 costa di sedano
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1-2 carote
  • 1 pomodoro
  • prezzemolo q.b.
  • 1 limone bio (scorza)
  • menta fresca (facoltativo)
  • 60 ml di birra
  • olio evo q.b.
  • sale q.b.
  • pepe nero q.b.

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Procedimento:

Iniziate con la pulizia delle triglie: desquamatele, evisceratele e sfilettatele, dopodiché risciacquate i filetti cercando di togliere più possibile le spine, e teneteli da parte.

In una pentola capiente mettete le lische e le teste delle triglie insieme a mezza costa di sedano, una carota, un quarto di cipolla e un pomodoro pelato e del sale. Ricoprite con un po’ più di un litro d’acqua e fate cuocere per un’ora a fuoco lento.

Con il sedano, la cipolla e la carota restanti, preparate un trito fine e aggiungete lo spicchio d’aglio tritato anch’esso fine. Lavate i pomodorini, tagliateli per metà. Mondate i fagiolini dalle estremità, sciacquateli, tagliateli e poneteli in una casseruola insieme al trito e ai pomodorini. Fate rosolare il tutto con un filo d’olio d’oliva, a fuoco lento. Riprendete i filetti di triglia, tagliateli grossolanamente e aggiungeteli alle verdure. Fate rosolare a fiamma vivace per un minuto, sfumando con della birra: se necessario aggiustate di sale e pepe (però meglio farlo verso la fine per non salare tropo).

A questo punto, aggiungete la frègula, fate insaporire e cominciate ad aggiungere il brodo di pesce filtrato, ricoprendo appena la frègula. Abbassate la fiamma e continuate a cuocere, aggiungendo brodo poco per volta, anche per regolare la densità (la frègula sarà ottima, sia più liquida che più asciutta).

A fine cottura, aggiungete le foglie di menta e la scorza del limone bio grattugiato (facoltativo) e cospargete con del prezzemolo tritato.

Meglio se consumate la zuppa di triglie e frègula alla birra tiepida.

Cheers!

 

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Lina Zadorojneac
Info autore

Lina Zadorojneac

Nata in Moldavia, mi sono trasferita definitivamente in Italia per amore nel 2008. Nel 2010 e 2012 sono arrivati i miei due figli, le gioie della mia vita: in questi anni ho progressivamente scoperto questo paese, di cui mi sono perdutamente infatuata. Da subito il cibo italiano mi ha conquistato con le sue svariate sfaccettature, ho scoperto e continuo a scoprire ricette e sapori prima totalmente sconosciuti. Questo mi ha portato a cambiare anche il modo di pensare: il cibo non è solo una necessità, ma un piacere da condividere con la mia famiglia e gli amici. Laureata in giurisprudenza, diritto internazionale e amministrazione pubblica, un master in scienze politiche, oggi mi sono di nuovo messa in gioco e sono al secondo e ultimo anno del corso ITS Gastronomo a Torino, corso ricco di materie interessanti e con numerosi incontri con aziende produttrici del territorio e professionisti del settore. Il corso ha come obiettivo la formazione di una nuova figura sul mercato di oggi: il tecnico superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni agrarie e agro-alimentari. Così ho iniziato a scrivere per il Giornale della Birra, occasione stimolante per far crescere la mia professionalità.